Entro il 2050 con il passaggio a un’economia più circolare, nell’Unione Europea, si potrebbero ridurre le emissioni industriali di oltre la metà, 56% o 300 milioni di tonnellate all’anno entro il 2050. Lo dice lo studio “Re-configure: The Circular Economy – a Powerful Force for Climate Mitigation”, realizzato da Material Economics e commissionato da Suomen itsenäisyyden juhlarahasto Sitra (Sitra), il Fondo finlandese per l’innovazione, e dall’European Climate Foundation (Ecf) secondo cui «i modelli di business circolari, il ricircolo dei materiali e una maggiore efficienza dei materiali dei prodotti siano la chiave per costruire un’economia industriale competitiva e a emissioni zero in Europa».
Se si guarda a livello mondiale, si potrebbe arrivare a risparmiare 3,6 miliardi di tonnellate di emissioni di CO2 all’anno, in questo modo si potrebbe rispettare l’Accordo di Parigi e limitare il riscaldamento globale al di sotto dei 2° C.
Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione europea, ha commentato come segue lo studio «L’adozione di nuovi modelli di business circolari basati sul riutilizzo dei materiali e una migliore efficienza non possono che portare benefici e dare alle imprese europee un vantaggio competitivo. Parallelamente, ciò porterà a significative riduzioni delle emissioni, contribuendo ai nostri ambiziosi obiettivi di politica climatica e migliorando la qualità della vita in Europa. E’ chiaramente la strategia vincente».
Per leggere lo studio clicca qui
© 2021 REMEDIA TSR SRL Made with by SYROOP